INTERVISTA AL MAESTRO ANGELO TRISTANI

che ha partecipato a Sanremo DOC (D’Origine Controllata)

Filippo Sammartino e Orazio Di Stefano
12/03/2021
Attualità
Condividi su:

 

Il Maestro Angelo Tristani è un compositore, nato a Vasto, che il 3 marzo 2021 ha partecipato a Sanremo DOC (D’Origine Controllata), una manifestazione che si svolge, negli stessi giorni del Festival Di Sanremo, al Teatro Palafiori, Casa Sanremo. Vi partecipano, ogni anno, artisti e compositori conosciuti a livello nazionale. Ad esempio, lo scorso anno il Maestro Tristani ha avuto l’onore di poter duettare con il soprano Katia Ricciarelli. In questa edizione, ha composto 18 colonne sonore (frutto di una contaminazione tra Vangelis e Clayderman) e ha collaborato con Fio Zanotti, famoso per essere il direttore d’orchestra del “Molleggiato” Adriano Celentano. Io e il direttore Orazio Di Stefano lo abbiamo intervistato, cercando di ripercorrere in toto il suo percorso artistico. 

-Come è nata la tua passione per la musica? 

Appartenendo a una famiglia di musicisti da diverse generazioni, era d’obbligo portare avanti la tradizione familiare. Sono diventato, negli anni, il membro più rappresentativo della famiglia a livello musicale. Già all’età di 4-5 anni, quando in casa mia circolavano fisarmoniche e composizioni musicali, ho iniziato a studiare musica. All’età di 13 anni mi iscrissi al conservatorio per studiare il corno, oltre che canto e pianoforte. Da lì, nella mia vita ho sempre amato l’arte e lavorato nella musica. 

-Nel corso della tua carriera, hai lavorato più volte nel territorio, tra Cupello, Vasto e San Salvo. Cosa pensi di tali esperienze? 

Negli anni, ho sempre promosso la musica del territorio, collaborando con diverse corali. Ho diretto per molti anni la corale Città di San Salvo e il coro degli Alpini. Infatti, sono molto legato a San Salvo e alle sue tradizioni a tal punto da creare una rara realtà culturale e di ricerche in passato, creando il cantastorie di Sand Salve con la Ialacceria della famiglia Ialacci. In particolare, con la Corale sansalvese, nel 1992 abbiamo vinto il primo premio al Festival Internazionale di Verona, arrivando primi a livello nazionale e terzi a livello internazionale. Ancora oggi, tanti sansalvesi sono orgogliosi di essere diretti da me, che sono arrivato a Sanremo, manifestazione non solo nazionale, ma massima vetrina musicale mondiale. Sono considerato il maestro più prolifico del territorio, avendo diretto 16 cori nell’Alto Vastese e anche fuori regione, per esempio a Termoli. Ultimamente, sono stato contattato per creare un coro polifonico a Trivento. Comunque, pur spostandomi continuamente, non dimentico mai il mio territorio, dove sono cresciuto e amo tornare. 

-Qual è l’artista che più ti ha colpito nel corso della tua carriera? 

Indubbiamente Fio Zanotti, perché siamo entrambi direttori d’orchestra e musicisti a 360 gradi. Ma soprattutto, Fio Zanotti è un grande fisarmonicista. Il mio primo amore fu la fisarmonica, e sono stato Campione italiano di fisarmonica due volte, nel 1981 e 1982, all’età di 16 e 17 anni. 

-A quali artisti e modi di fare musica ti ispiri nelle tue composizioni?

Sicuramente ho sempre cercato di contaminare musiche classiche con melodie tradizionali del posto. La musica, infatti, è nobile a qualsiasi livello si faccia, e io ho sempre cercato di dare un tocco classico a melodie popolari. Dò sempre il giusto valore e impegno anche nell’eseguire brani semplici. Ho sempre cercato, insomma, di essere il più eclettico possibile. Non mi discosto molto dagli autori classici, avendoli studiati al conservatorio, e mi definisco un compositore di romanze alla Schubert e alla Chopin, che possono essere armonizzate in versione pop.  Indubbiamente le mie composizioni hanno unito le melodie di Vangelis e Clayderman e seguito lo stile particolare di Fabrizio De André. Infatti, 15 anni fa sono riuscito a fare una cover di questo grande cantautore nel Centro Italia con la Corale Città di San Salvo. 

-Durante la pandemia, il mondo della musica e dello spettacolo ha vissuto e sta vivendo un periodo di grande difficoltà. Sei d’accordo con la chiusura di teatri, musei, cinema e luoghi d’arte oppure sei favorevole alla riapertura? 

Sono un carattere anarchico, da sempre, poco consono alle regole e sempre dalla parte della musica e dell’arte in generale. Credo che si debba andare verso la riapertura dei luoghi d’arte e di spettacolo, naturalmente rispettando le norme anti covid e secondo tutte le misure di sicurezza. 

-Quali sono i tuoi progetti musicali per il futuro? 

Durante la pandemia, ho composto 15 colonne sonore, che vorrei elaborare straordinariamente in chiave orchestrale. Prevedo un organico di 15 elementi e 20 coristi. Inoltre, un mio grande sogno è poter creare un programma incentrato esclusivamente sui brani che ho composto. Sicuramente, continuerò a fare musica, a suonare, a comporre e a dirigere, sempre. 

Grazie, Maestro. La redazione del Trigno.net, a partire dal direttore Orazio di Stefano, ti rivolge gli auguri per i risultati raggiunti.  Ad maiora! 

 

 

 

Leggi altre notizie su IlTrigno.net
Condividi su: