L'Onu scelse la data del 25 novembre per celebrare la Giornata mondiale per l'eliminazione della violenza contro le donne in ricordo delle sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, le “mariposas” (le farfalle), violentate, stuprate e torturate per ordine del dittatore Rafael Leonidas Trujillo, attiviste del gruppo clandestino Movimento 14 giugno, uccise dagli agenti del dittatore in Repubblica Dominicana il 25 novembre del 1960, dopo essere state fermate mentre si recavano in carcere a far visita ai mariti, picchiate con dei bastoni e gettate in un burrone, che cercarono di far passare il brutale assassinio per un incidente.
Il 25 novembre del 1981 avvenne il primo «Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche» e da quel momento il 25 novembre è stato riconosciuto come data simbolo.
Oggi, dopo 22 anni dall'istituzione della Giornata molto è stato fatto ma molto bisogna fare per fermare la violenza sulle donne: come riporta il sito dello sportello antiviolenza e stalking (https://www.1522.eu/) del Ministero delle Pari Opportunità le telefonate al numero verde 1522 negli anni sono state in costante aumento, in particolare, nel 2020 le chiamate sono fortemente aumentate superando in 10 mesi i livelli degli anni precedenti raggiungendo incrementi elevatissimi in corrispondenza dei mesi del lockdown, con 5.031 telefonate dal 1° marzo a metà aprile (il 73% in più rispetto allo stesso periodo nel 2019).
Nel 96% delle richieste di aiuto, chi subisce attacchi è una donna. Nel 77% siamo tra le mura di casa, per questo, in tutte le lingue e culture, si parla di «violenza domestica».
Accanto al picco delle violenze, c’è un altro dato preoccupante, la perdita di occupazione femminile, che è scesa al 48 per cento.
In zona abbiamo a disposizione diversi sportelli e numeri da chiamare in situazioni di emergenza e non, oltre al 1522 gestito h 24 in zona dal Centro Donnattiva di Vasto con Dafne Onlus
Sportello Antiviolenza “Save” dell'associazione Emily Abruzzo, che ha messo a disposizione i numeri 3391841962 e 3311566701, per segnalare situazioni di violenza discriminazione di ogni genere per le ragazze e anche per donne di qualsiasi nazionalità, 24 ore su 24, 7 giorni su 7. (L'associazione ha sede legale a San Salvo e un protocollo con Cupello con lo Sportello Antiviolenza “Save”, si occupa anche di cyberbullismo e revengeporn, grazie a 20 volontarie, avvocatesse, psicologhe, e altre professioniste,)
Sportello Antiviolenza Frida di San Salvo, Dafne onlus e Comune di San Salvo aperto al pubblico presso il Centro Culturale Aldo Moro ogni giovedì dalle ore 10.30 alle ore 12.30, oppure prendendo contatti telefonici al 335.1611795 con la dottoressa Raffaella Zaccagna.
Dobbiamo rimboccarci le maniche, al di là delle ricorrenze, non solo con campagne mirate, supporti economici ai centri antiviolenza, politiche economiche volte a incentivare il lavoro femminile per facilitare il percorso di uscita dal silenzio che blocca tante donne per paura di vedersi sottratti i figli e di ulteriori ripercussioni ma educando al rispetto prima di tutto i nostri figli.
Marisa D'Alfonso