Angela Di Fabio, coordinatrice pedagogica e docente dal settembre 1998 presso la Scuola dell’Infanzia Paritaria Parrocchiale di Cupello, nonchè consigliere nazionale Fism e coordinatrice di rete, lascia un messaggio ben preciso al ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina, al viceministro Anna Ascani, al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e all’ex sottosegretario Gabriele Toccafondi.
“Sono colei che ha curato i documenti di parità della L.62/2000, che ha attivato la terza sezione di infanzia, che nel 2007 ha attivato la sezione primavera ministeriale, che nel 2015 ha attivato il nido integrato e soprattutto colei che crede nel valore sociale e culturale della scuola paritaria, ragion per cui ha rinunciato alla nomina in ruolo nella scuola statale. Io mi auguro, di cuore, - spiega Di Fabio - che con il vostro ministero riuscirete a darmi un diritto lecito, ruolo nella scuola paritaria e stipendio statale. La mia scuola esiste ancora perche' non ho badato ad orari, ad incombenze, l’ho fatta crescere con formazione continua autofinanziata.”
“Perché se mi spettava un ruolo in un sistema pubblico non posso ottenerlo per la mia scuola. Perche' non posso usufruire della carta docente come le insegnanti di scuola statale che spesso la utilizza per acquisto di dispositivi da regalare a parenti e ad amici. Io non dovuto acquistare un pc per me e per la scuola. Non e' rispettoso della pluralità di scelta. Tutte e dico tutte le docenti, - precisa ancora la coordinatrice pedagogica - dopo aver acquisito il punteggio necessario si trasferiscono nelle scuole statali senza curarsi del benessere emozionale e della continuità dei bambini.”
“Con il Covid -19 lavoro notte e giorno, webinar, videoconferenze, didattica a distanza, pagina della scuola, whatsapp, classroom senza riserve pur non vedendo un futuro chiaro. Visionate tutti i documenti riguardanti la mia scuola, curati da me, visionate la pagina della scuola e vedrete la passione, la cura e la professionalità che nessuno potrà sminuire. Mi piace pensare – conclude Di Fabio - che il Ministro della Pubblica Istruzione mi regali questo sogno per fedeltà, sacrificio, perseveranza, passione, per essere risorsa di valori per le future generazioni, ruolo nella mia scuola, stipendio statale (spesa in meno per la scuola e giustizia per lavoro sodo e prezioso per la società da 22 anni).”