"Padre, Figlio e Spirito Santo: unità di tutta l'umanità"

Simone Calabria
24/05/2018
Attualità
Condividi su:

Celebriamo oggi la festa della Santissima Trinità. E non è casuale mettere in relazione la Chiesa, che muove i primi passi nel giorno della Pentecoste, con il mistero della Trinità. I discepoli, dopo aver ricevuto lo Spirito Santo, escono dalle mura ristrette e chiuse della casa, ove si trovavano "per paura", ed iniziano a comunicare il Vangelo e a battezzare i primi convertiti alla fede. Obbedivano così a quanto Gesù aveva loro ordinato prima di lasciarli: "Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo"(Mt 28, 19).

Nel mistero della Trinità (Padre, Figlio e Spirito Santo) comprendiamo la natura stessa divina e l'essenza stessa di Dio che è amore, comunione, relazione, collaborazione, donazione, servizio, carità, misericordia, perdono.

Mi piace sottolineare l'aspetto più bello di questo nostro Dio, nel quale abbiamo fede, ci sforziamo di vivere in comunione con Lui e nel quale abbiamo riposto ogni nostra speranza. Questo aspetto è la Misericordia.Misericordiosi come il Padre, ma altrettanto misericordiosi come il Cristo e come lo Spirito Santo.

Per essere misericordiosi (che non significa essere presi in giro…), per essere in comunione, dobbiamo amare, dobbiamo “guardare il nostro prossimo con gli occhi di Dio”, anche se non è sempre facile. Quando accettiamo, accogliamo il suo sguardo luminoso diventiamo capaci di scoprirne tutta la bellezza e grandezza e unicità. E da questo si diffonde stupore, meraviglia, gioia di vivere.

Ebbene, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, che oggi contempliamo nella Trinità, sono la radice, la fonte, il sostegno della Chiesa, segno dell'unità di tutta l’umanità.

La Chiesa non nasce dagli interessi delle persone che la compongono, non è il frutto dell'impegno o dello slancio di cuori generosi, non è la somma di tanti individui che decidono di stare insieme, non è l'associazione di persone di buona volontà per realizzare uno scopo nobile. La Chiesa viene dall'alto, dal cielo, da Dio. E, ancor più precisamente, da un Dio che è "comunione"di tre persone.

Ed è un grande dono. Ma è anche un compito.

Mentre la nostra vita quotidiana è attratta dall’egoismo delle persone, dall’invidia, dalla gelosia, dalla cattiveria, la Chiesa della Pentecoste, nata dalla Trinità, ha il compito di ricostituire la carne distrutta del mondo, di ricostruire la comunione tra di noi.

Lo Spirito effuso nella comunità dei credenti dona una nuova energia, come scrive Paolo nella Lettera ai Romani: "voi non avete ricevuto uno spirito da schiavi per ricadere nella paura, ma avete ricevuto uno spirito da figli" (Rm 8, 15); e Gesù, prima di inviare gli apostoli, dice loro: "io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo" (Mt 28, 20).

In questa celebrazione della Santissima Trinità, lasciamoci guidare da Cristo, per portare ad ognuno di noi la buona novella di un Dio che è Amore e Misericordia. Saremo cristiani veri solo se saremo in comunione gli uni gli altri, se ci laveremo di nuovo i piedi tra di noi come fece Gesù, che è l’Amore Vero, che insieme al Padre e allo Spirito Santo, ci perdona e così essere misericordiosi.

Leggi altre notizie su IlTrigno.net
Condividi su: