Chi ricorda la “raganella”?

Maria Napolitano
10/04/2016
Tradizioni
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Una ragazza che ricorda la raganella è Federica Maini che in un post su facebook ha scritto “il venerdì santo, nei miei ricordi d'infanzia,ha il suono della …..”  

Nel giorno del venerdì Santo le campane “venivano legate” per non farle suonare in segno di lutto. Per richiamare la gente alle funzioni, i ragazzi sostituivano le campane con strumenti di vario genere (uno dei quali era la raganella) che facevano rumore. Durante le Messa solenne del giorno di Pasqua le campane venivano nuovamente liberate e suonavano a festa in segno di gioia.

In quei giorni i ragazzini di tutte le età si affrettavano ad andare in chiesa per poter scegliere lo strumento più efficiente,e così,poter girare tutto il paese. Si sentivano importanti poiché erano i protagonisti di un episodio che si presentava pochi giorni all'anno.

In alcuni paesi questa tradizione è stata rispettata fino a una decina di anni fa.

“Quel fastidioso "tric e trac" oggi diventa un dolce e malinconico ricordo di un tempo ormai svanito”.

 

 

 

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