L'inceneritore non si farà: Cupello esulta

Il Cambiamento apprezza la soluzione, una battaglia vinta

Il Cambiamento
08/02/2016
Comunicati Stampa
Condividi su:

L’inceneritore non si farà nel territorio Vastese e neppure in Abruzzo, ma verrà trovata una soluzione, attraverso un protocollo d’intesa tra Abruzzo e Molise, per l’utilizzo del termovalorizzatore di Pozzilli, già attivo sul territorio molisano.

Questa è la risultanza della conferenza Stato-Regioni, tenutasi a Roma lo scorso 4 febbraio, con all’ordine del giorno il parere sullo schema di decreto recante “Individuazione della capacità complessiva di trattamento degli impianti d’incenerimento di rifiuti urbani e assimilabili in esercizio o autorizzati a livello nazionale”, meglio noto come “Decreto Inceneritori”.

Soddisfatto il sottosegretario regionale con delega all'Ambiente, Mario Mazzocca il quale ritiene decisiva l'apertura del ministro Gian Luca Galletti sulla valenza di pianificazioni regionali e sulla possibilità di accordi interregionali.

Di fatto, è già allo studio un protocollo per l'utilizzo del termovalorizzatore attivo in Molise in sinergia con la Regione Abruzzo. Lo smaltimento dei rifiuti di entrambe le regioni verrà realizzato attraverso l'impianto di Pozzilli. 

Prima la bocciatura del progetto di una discarica per rifiuti tossici e nocivi a Furci, ora la certezza che non ci sarà l’inceneritore d’Abruzzo a Cupello e nel territorio Vastese

Due battaglie, queste, entrambe condotte con successo dall’Associazione Il Cambiamento e dal Gruppo consiliare ad essa collegato. Attraverso due mozioni, presentate nel 2014 in Consiglio Comunale, si è infatti ottenuto che l’attuale Sindaco di Cupello sottoscrivesse la contrarietà della propria cittadina alla discarica di Furci.

Allo stesso modo, si è conseguito che Marcovecchio, seppur timidamente, prendesse le distanze da due delibere della precedente Amministrazione Pollutri, in cui Cupello veniva offerta come sede per il termovalorizzatore (leggi inceneritore).

Il Cambiamento, da sempre schierato a difesa della salute dei cittadini e a protezione della qualità del territorio, valuta positivamente quanto stabilito dalla recente conferenza Stato-Regioni e auspica che questa decisione sia un primo segnale di apertura verso una nuova stagione.

Ugualmente, riteniamo che vadano avviate, in modo deciso, tutte quelle attività finalizzate a contenere al massimo la produzione di rifiuti. Infatti, riteniamo che su questa strada si ponga il rilancio del CIVETA che, insieme alla sua specificità di impianto di compostaggio, possa sviluppare in loco l’indotto proveniente dalle lavorazioni della materia prima-seconda ottenuta dalla raccolta differenzia.

Una “società civile”, libera e responsabile, ha il dovere di opporsi alla logica speculativa ed affaristica della politica clientelare e degli opachi comitati d’affari. Quando è minacciata la salute dei cittadini ed è attaccata la bellezza del territorio, ogni singolo cittadino ha l’obbligo di scendere in campo a difesa del proprio presente e delle future generazioni.

Il potere di fare scelte devastanti e permanenti, a danno della nostra terra, non può essere lasciato nelle mani di avventurieri o politicanti in carriera, pronti a tutto, anche a svendere il nostro patrimonio ambientale. Oggi, a chi vuole investire si deve chiedere di guardare con grande rispetto alla qualità della vita e non solo al proprio tornaconto.

In altre parole, si deve fare impresa in modo serio, sano e duraturo. La politica, invece, sia finalmente un servizio per la comunità e non un taxi per andare di “poltrona in poltrona”.

Qualche euro di royalties è solo un risarcimento per una privazione subita o per gli enormi rischi connessi. Il domani dei nostri figli è tutto nell'educazione, nel rispetto dell'ambiente e nelle buone pratiche di convivenza civile.

Il futuro, quello buono, inizia sempre dalla difesa della “Casa Comune”, cioè della terra, dell'acqua e dell'aria. Questo non è merce di scambio, questo non ha prezzo.

La nostra terra, il nostro mare, la nostra storia dicono che l’Abruzzo è ricco di cultura e di risorse naturali, capaci di fare agricoltura di qualità e bravi nel turismo. Questa è la nostra identità, queste sono le basi solide per costruire il futuro concreto per i nostri figli.

 

Il Cambiamento

Leggi altre notizie su IlTrigno.net
Condividi su: