Gli immigrati eritrei lasciano il centro di accoglienza di Palmoli

Sono diretti nel Nord Europa

Antonino Dolce
18/09/2014
Attualità
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PALMOLI - Erano arrivati a Palmoli il 13 settembre scorso - circa 20 cittadini di nazionalità eritrea - e ieri hanno deciso di raggiungere la loro destinazione finali, il Nord Europa, probabilmente la Germania dove chiederanno asilo politico.
Nel comune del medio Vastese erano stati ospitati in un centro di accoglienza ricavato all'interno dell'ex edificio scolastico che già in passato fu usato per affrontare emergenze umanitarie simili.

Ieri mattina, il gruppo - composto per lo più da donne e bambini al seguito - ha lasciato il centro; non hanno nessun obbligo di permanenza e dopo 4 giorni hanno scelto di lasciare in qualche modo il Paese. Nessuno è rimasto nel centro.
Si sono avviati a piedi, hanno raggiunto così la Statale 'Trignina'. Si sono fermati e rifocillati nell'area di servizio 'Il Girasole' per poi riprendere il lungo e pericoloso cammino lungo la trafficata arteria stradale. Sono state molte le segnalazioni degli automobilisti che hanno incrociato il gruppo quando ormai la luce diurna era calata. Numerose sono state le telefonate a Protezione civile, Carabinieri e Polizia.

Da qui non si conosce bene il destino del gruppo. C'è chi l'ha visto a piedi in direzione di Isernia, altri ne avrebbero avvistati alcuni alla stazione Vasto - San Salvo. Non si sa se qualcuno ha dato loro un passaggio. Qualcuno ha sicuramente cercato di portar loro un po' di sollievo rifornendoli di bottigliette d'acqua. Altri parlano di auto di Carabinieri che li scortavano per impedire che venissero investiti, ma su questo punto non c'è nessuna conferma ufficiale.

Altri 30 cittadini eritrei sono ospitati attualmente in un agriturismo di Lentella; sono gli stessi trasferiti dalla struttura non idonea di San Salvo. Durante l'ultima notte, la provincia di Chieti ha ricevuto altri immigrati da trasferire nei vari Comuni dotati di strutture autorizzate dalla Prefettura (leggi l'intervista al prefetto sui centri di accoglienza).

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