CELENZA SUL TRIGNO - Dal mese scorso è attivo a Celenza sul Trigno l'ecocentro. Ubicato in un capannone della zona artigianale, la struttura raccoglie tutti i rifiuti riciclabili: carta, plastica, vetro, alluminio, gomme, ingombranti e apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE).
L'assessore Antonio Antenucci racconta come è nata l'idea: «Il centro è nato con l'obiettivo di abbattere i costi di smaltimento e soprattutto quelli legati al trasporto. Per farlo avevamo a disposizione una struttura comunale di circa 600 metri quadri inutilizzato da oltre 7 anni, per questo la spesa è stata minima. È stato necessario solo mettere a norma gli impianti elettrici e idraulici».
All'econcentro i cittadini non possono portare autonomamente i rifiuti, ma continueranno a usufruire del sistema di raccolta porta a porta già presente: «Tutta la raccolta - continua Antenucci - è calendarizzata, anche quella degli ingombranti. Ci sono date ben precise per ogni tipo di rifiuti».
Ottimizzare il sistema di gestione dei rifiuti, con questo obiettivo si cercherà quindi di risparmiare e 'scaricare' i benefici sui singoli cittadini: «Tra i primi posti c'è sicuramente l'abbattimento dei costi del trasporto. Conferire in discarica solo un piccola quantità di vetro, ad esempio, costa di più, necessità di più viaggi: con l'ecocentro il trasporto avverrà solo con una certa quantità da conferire. È anche un modo di ridurre la quantità di Co2 emessa. Si pensi a quanta Co2 in meno verrebbe prodotta se ogni Comune si dotasse di una struttura simile. Inoltre, e non è da sottovalurare, se dovesse esserci qualche problema al Civeta, avendo la possibilità di accumulare temporaneamente i rfiuti, non dovremo sostenere spese extra per il trasporto verso altre discariche lontane come accaduto due anni fa».
La strada intrapresa, tiene a precisare Antenucci, però è quella soprattutto della riduzione dei rifiuti: «Il risparmio che avrà il Comune verrà riversato in bolletta o sulla comunità sotto altra forma. L'obiettivo principale però è quello di ridurre i rifiuti, che è nello spirito delle normative europee. Bisogna educare il consumatore, ad esempio facendogli adottare buone pratiche come quella della riconsegna di alcuni beni. I frigoriferi, gli elettrodomestici, ma anche le vecchie gomme possono essere riconsegnate al venditore al momento dell'acquisto del nuovo anche perché già paghiamo la tassa per lo smaltimento. Un altro esempio è quello del compostaggio domestico: lo incentiviamo con una riduzione del 15% in bolletta per chi lo fa. La gestione dei rifiuti in Abruzzo ha un costo medio di 150 euro per abitante. A Celenza sul Trigno ne spendiamo 115. Il nostro scopo è lavorare per ridurre ulteriormente questa cifra, fosse anche solo di 1 euro».
L'esempio di Celenza, secondo Antenucci, si appresta a diventare un modello per il territorio: «Diversi Comuni ci hanno chiamato per conoscere l’iter autorizzativo. Siamo sicuri che comporterà un miglioramento del servizio. La gestione dell'ecocentro per due anni è compresa nel capitolato d'appalto del servizio di gestione dei rifiuti, che è stato vinto dalla Ecogreen di Campobasso».
«Un ringraziamento - conclude l'assessore - va a tutti gli uffici comunali, in particolare all’ingegnere Antonietta Costantini che vi ha lavorato in prima persona».