CUPELLO - Camillo D'Amico, consigliere provinciale del Pd ritira l'autosospensione dagli incarichi istituzionali. Lo fa dopo il voto amministrativo di Cupello, dove era candidato sindaco contro - tra gli altri - la lista civica espressione del Partito Democratico guidata da Giuliano Tambelli.
A Cupello il nuovo sindaco è l'esponente di centrodestra Manuele Marcovecchio che interrompe una continuità amministrativa di centrosinistra ventennale. È indubbio l'apporto in questo senso della opposta fazione: 4 liste su 6 erano riconducibili al centrosinistra. La lista di D'Amico è arrivata seconda riuscendo a superare Cupello Democratica 2020 dov'era presente anche il sindaco uscente Angelo Pollutri e che aveva usufruito del totale appoggio della direzione provinciale e regionale del Pd.
La comunicazione del passo indietro è stata inoltrata da D'Amico ai vertici del Pd.
Carissimi,
dopo la precedente nota del 24 aprile u.s., ove vi comunicavo la scelta dell’autosospensione dall’incarico istituzionale di capogruppo consiliare in provincia e da quelle interne di partito, con la presente formalmente ne annuncio il ritiro. Coerentemente a quanto ho sempre pubblicamente asserito resto nel Partito Democratico.
Le motivazioni della scelta prodotta il 24 Aprile u.s. sono a voi note: presi la decisione meno traumatica sia per il Pd che per me stesso il quale, correndo da candidato sindaco a Cupello nelle amministrative del 25 maggio u.s. a capo di una lista civica, ho responsabilmente inteso evitare imbarazzi e facili strumentalizzazioni a tutti.
Il risultato elettorale non è stato positivo come mi aspettavo ma comunque importante. Il comune sarà amministrato da una lista civica ispirata dal centrodestra e guidata da un sindaco di origini cupellesi, ma che vive e risiede a Vasto dove ne è stato anche amministratore per due legislature.
Questa è la risultante di quella parte del partito locale che volle cocciutamente e tenacemente tenere il ricorso alle primarie a prescindere senza alcuna riflessione e discussione politica di merito; questa parte ha preso meno consensi della mia lista perdendo, con un voto inappellabile, il concorso al consenso tra i cittadini e porta tutt’intera la responsabilità politica della sconfitta elettorale.
Il voto democratico dei cittadini è corretto e trasparente che non genera alcun dubbio ne tentativi d’inquinamento, inciuci, rischio di 'colorare' schede lasciate in bianco o di far votare i fantasmi.
La mia opinione è a voi notoria da sempre: personalmente prediligo la mediazione politica e, solo dopo un concorso partecipato, condiviso e con regole certe e partecipate, lo strumento delle primarie può essere utile.
A Cupello il tentativo d’inquinamento e di un trucco velenoso tale da rischiare di morire politicamente da 'fuoco amico' era forte tanto che, per trovare un avversario, l’ex sindaco azzerò l’intera giunta con metodi poco ortodossi e affatto democratici privando così i cittadini del loro governo locale per vincere un capriccio personale limitato al circolo locale del Pd.
Chiaramente non mi sono sentito per nulla tutelato in questa lunga campagna per le amministrative ma solo e abbandonato. Silenziosamente ho lavorato, assecondato dai tanti compagni di viaggio moltissimi dei quali ancora iscritti e militanti del Pd, per ricreare le necessarie basi di una ripartenza puntando a giovani capaci e meritevoli, con una base culturale e professionale notevole, che hanno voglia d’impegnarsi per il bene generale della comunità, che non intendono la politica come mestiere ma solo servizio, che non vogliono avere padrini ma essere solo desiderosi di spendere il loro sano protagonismo in un democratico confronto tra le idee, che hanno la consapevolezza di cosa significhi la parola 'democrazia'.
Questi concetti sono stati posti alla base della costituzione della lista che ho presieduto, del programma elettorale, degli atteggiamenti sobri avuti durante la stessa e saranno gli stessi su cui porteremo avanti l’azione amministrativa pur dai duri banchi dell’opposizione in consiglio comunale.
L’unico rammarico è che sì è scritta un'altra pagina triste per il Pd e il centrosinistra nel Vastese il quale, dopo la perdita di San Salvo, adesso perde anche Cupello, Monteodorisio e Liscia, andate al centrodestra.
Resta solo Vasto e, prima che accada l’irreparabile, sia la Politica a tornare a essere protagonista a dispetto dei furbi, arroganti, prepotenti e opportunisti che, a vario titolo, non vogliono rassegnarsi all’idea che, il tempo politico scade per tutti e anche per essi; che sia il partito a tornare a essere vivo e attivo, mediando e discutendo sì ma evitando altri inutili sperimenti di sangue, altrimenti saranno gli elettori a farsi giustizia da soli.
La saggia politica della mediazione per la costituzione delle liste alle regionali ha pagato... l’insistere al ricorso delle primarie a prescindere e a ogni costo ci porta a perdere!!!