FRESAGRANDINARIA – Siamo solo alla terza giornata e il campionato di Seconda categoria (girone G) registra già i primi colpi di scena che poco hanno a che fare con il calcio giocato. A Fresagrandinaria l’arbitro ieri, dopo aver decretato la fine della partita al 45esimo del primo tempo, ha lasciato lo stadio sull’auto dei Carabinieri.
LA PARTITA – Si disputava ieri Fresa Calcio – Real Montalfano. I locali (con la seconda divisa, nera) nelle prime due hanno ottenuto una vittoria e un pareggio, il Real, invece, 6 punti.
La prima azione degna di nota arriva intorno al decimo minuto, quando Fabio Delle Donne, capitano per l’occasione, con una pregevole sforbiciata dalla breve distanza impegna severamente il portiere ospite che si supera evitando il gol. Nella parte centrale del primo tempo il Real conquista metri, ma in area di rigore pecca di imprecisione mandando il pallone sempre alto o a lato.
I biancorossi si rifanno vivi con un colpo di testa dello stesso Delle Donne, troppo centrale e facilmente bloccato dal numero 1 ospite.
A pochi minuti dalla fine della prima frazione di gioco l’episodio che cambierà la partita. Il centravanti del Real, Radu, riceve palla sulla sinistra e s’invola verso la porta. L’azione è regolare, ma alcuni giocatori del Fresa chiedono il fuorigioco. L’azione termina con un nulla di fatto, ma il capitano Delle Donne continua a protestare venendo ammonito.
PARTITA A METÀ – Le proteste continuano anche dopo il fischio finale del primo tempo. Il direttore di gara decide così di espellere il capitano biancorosso e sono questi i momenti più concitati. Altri giocatori del Fresa lo raggiungono per impedirgli di mostrare il cartellino rosso; ne seguono i toni alti di chi urla contro l’arbitro e di chi, invece, cerca di far rientrare i propri compagni nello spogliatoio. Scene – purtroppo – ricorrenti sui campi di calcio dilettantistico che si risolvono con l’espulsione dei più ‘accaldati’. Nella confusione del momento viene estratto il cartellino rosso nei confronti di Longhi (che sedeva in panchina) e Albanese, estremo difensore fresano; nel corridoio degli spogliatoi viene poi espulso anche Delle Donne. Gran parte dei giocatori delle due squadre rientrano dentro, mentre le lamentele di alcuni non si placano. L’arbitro a quel punto esce nuovamente fuori e fischia la fine dell’incontro tra lo stupore del pubblico presente.
VIA CON I CARABINIERI – La decisione dell’arbitro esaspera i toni. Per molti dei presenti il triplice fischio finale è immotivato. In tribuna è presente anche il commissario del Cra (Comitato Regionale Arbitri), Domenico Capuzzi, che scende negli spogliatoi. La partita è ormai finita e non si torna indietro; l’arbitro – stando a quanto riportato da alcuni presenti nello spogliatoio – non si sentirebbe di andare avanti perché visibilmente scosso dalla reazione dei biancorossi. Lo stesso avrebbe affermato di non poter rientrare dentro la propria stanza.
Viene chiamato anche il maresciallo dei Carabinieri della Stazione di Fresagrandinaria che, entrato negli spogliatoi, verbalizza quanto successo. Verso le 17.30 Capuzzi lascia l’impianto sportivo tra i fischi, mentre il giovane arbitro sale nell’auto dei Carabinieri venendo accompagnato al proprio veicolo.
IN ATTESA DEL GIUDICE SPORTIVO – C’è grande rammarico ora in casa del Fresa Calcio. La stagione era partita bene dopo il difficile campionato dell’anno scorso. I tifosi presenti ieri sono stati i primi a riconoscere l’immotivata reazione della propria squadra condannando le espulsioni. Fermo restando l’errore di alcuni biancorossi, c'è amarezza per lo stop a una partita – escluso il parapiglia dell’intervallo – tranquilla che aveva richiamato sugli spalti un pubblico numeroso. Probabilmente l’arbitro ha temuto che la gara potesse degenerare, ma le due formazioni fino a quel momento avevano dato vita a uno scontro leale. Con l'espulsione dei tre giocatori e la presenza delle Forze dell'Ordine (assenti all'inizio) l'incontro sarebbe potuto andare avanti.
Ora c’è attesa per le decisioni del giudice sportivo (giovedì 10): sicura la sconfitta a tavolino, c’è il timore per la mano pesante su squalifiche ed eventuali multe che renderebbero in salita questa prima parte di stagione. Doveroso, però, migliorare il controllo del nervosismo nei confronti delle decisioni del direttore di gara.