GISSI - 30 settembre e 7 ottobre. Sono queste le date segnate in rosso sui calendari dei lavoratori del Pantalonificio d'Abruzzo del gruppo Canali. La casa madre ha da tempo annunciato la cessazione dell'attiività di Gissi (chiusura prevista per la fine dell'anno) e attualmente gli 85 lavoratori (in maggioranza donne) usufruiscono dei contratti di solidarietà. In questo caso la crisi dell'azienda è legata alle difficoltà di mercato dei pantaloni eleganti da uomo (a differenza delle giacche prodotte nello stabilimento-gemello).
L'inverno scorso è stato caratterizzato dal clima teso e da una rigidità delle parti (azienda e sindacati) che un po' alla volta si è allegerita. Alla fine anche per il pantalonificio sarà riconversione.
Ieri mattina nell'assemblea dei lavoratori sono state rese note le ultime novità. Le trattative per la riconversione - portate avanti da sindacati, azienda e Wollo - sono a buon punto e all'orizzonte ci sono le due date citate.
La fase di 'contrattazione' va avanti da tempo e il 30 settembre è la data-limite che Canali ha fissato per la definizione dell'accordo. Ci sono buone probabilità che l'affare vada in porto. A poche centinaia di metri dallo stabilimento ci sono i capannoni ex Golden Lady e, questa volta, è la stessa proprietà ad avvicinarsi alla riconversione con i piedi di piombo, come spiega Giuseppe Rucci (Filctem-Cgil): «I proprietari vogliono evitare che si ripeta una situazione simile a quella dell'ex Golden Lady, per questo sta chiedendo tutte le garanzie possibili. È normale che le trattative si allunghino».
Il 7 ottobre, invece, l'azienda - se tutto va come da programma - dovrebbe comunicare ufficialmente ai propri dipendenti il passaggio a una nuova proprietà. Per ora, su questo punto, c'è grande riservatezza: il contratto rimarrà lo stesso e la produzione riguarderà pantaloni da donna.