Soppresse le guardie mediche di Carunchio e Celenza sul Trigno

Carunchio e Celenza perdono la continuità assistenziale. Servizi accorpati a Palmoli

Rodrigo Cieri
06/09/2013
Attualità
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CELENZA SUL TRIGNO - Celenza e Carunchio dicono addio alle guardie mediche. Chiodi ha firmato il decreto di soppressione.

Ci siamo. Ogni speranza è perduta. Con il decreto del Commissario ad acta n.61del 27 agosto 2013, firmato dal governatore Chiodi  e dal sub commissario dott. Zuccatelli, le guardie mediche di Carunchio e di Celenza sul Trigno  sono state soppresse ed accorpate a quella di Palmoli. Il decreto sarà a giorni pubblicato sul BURA e ci penserà il direttore generale della ASL di Chieti a dargli attuazione. Quando? È questione ormai di qualche mese. Intanto i 24 medici di Guardia Medica della ASL Lanciano-Vasto.Chieti, che hanno perso il posto, dovranno essere riassorbiti.

Il decreto tiene conto della proposta contenuta  nella Delibera del dr. Francesco Zavattaro, Direttore Generale della ASL Lanciano-Vasto, del 20 dicembre 2012, n. 1985, che proponeva una rimodulazione rivedibile del servizio di Continuità Assistenziale. Quella parola “rivedibile” aveva lasciato sperare in un ripensamento considerato che Celenza e San Giovanni Lipioni, comuni di periferia più lontani da centri assistenziali e più penalizzati, sono  sedi di RSA e di RA,  che vedono la presenza dei più deboli, proprio quelli che hanno bisogno di presenza sanitaria in loco e di più sicurezza anche psicologica. Perciò i suoi cittadini ritengono di aver subito una ingiustizia.

Si sapeva che dopo la proposta Zavattaro la palla sarebbe passata in mano alla politica e la politica, per mano di Chiodi, ha deciso: tagliare per ragioni di cassa. Le situazioni di fragilità e di difficoltà di questa zona interna, pur note, hanno ottenuto una risposta tecnica di taglio ragionieristico. Che fare? La zona interna torna a sperare in una pianificazione del servizio sanitario che consenta ai suoi abitanti di vedersi trattati come quelli che vivono in città.

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