Autovelox non omologati per fare cassa

Nell' inchiesta a Padova, finalmente vengono ascoltate le associazioni

Antonio Turdò
24/10/2024
Attualità
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Continua la nostra guerra agli autovelox irregolari, dopo le denunce di automobilisti e associazioni, si muovono adesso le Procure. E' il Veneto, regione sulle cui strade sono avvenuti gli attentati del cosiddetto 'Fleximan', a mettere sotto i riflettori gli apparecchi elettronici non omologati, piazzati dai Comuni a decine in questi anni.

Così la Procura di Padova ha aperto un fascicolo per l'ipotesi di falso ideologico, dopo le denunce indirizzate ai Comuni che hanno installato apparecchi velox "approvati" dalle amministrazioni, ma non "omologati", come ha stabilito la recente sentenza della Cassazione (numero 10505 del 2024), chiarendo che le due procedure - approvazione e omologazione - "non sono equiparabili".

Solo l'omologazione ministeriale assicura la precisione dell'apparecchio, e rende legittimi di conseguenza gli accertamenti e le sanzioni. La sezione di Polizia giudiziaria ha iniziato gli accertamenti acquisendo le documentazioni relative ai vari iter amministrativi, principalmente nei comandi delle Polizie locali. Al centro dell'indagine 9 rilevatori installati a Padova e in altre cittadine della provincia: Cittadella, Fontaniva, Galliera Veneta, Carmignano di Brenta, Camposampiero, Piove di Sacco e Villa del Conte.

In quest'ultimo comune, un autovelox sulla strada regionale 53 era stato abbattuto da 'Fleximan' , il 22 gennaio scorso, e riattivato dopo poco. L'obiettivo, in sostanza, è di accertare se gli autovelox siano stati posizionati come deterrente per evitare gravi incidenti, oppure se l'intento principale fosse quello di "fare cassa" per i Comuni, tesi sostenuta dalle associazioni di automobilisti. Alla guida della crociata degli automobilisti tartassati c'è l'associazione Altvelox, che insieme al comitato PROTRIGNINA Abruzzo e Molise sono le principali associazioni nel settore, deve essere chiaro per le Procure della Repubblica che queste postazioni non rispettano in nessun caso né il decreto Maroni del 2009 e né tantomeno il decreto Minniti del 2017.

Nei territori di Cittadella, Carmignano di Brenta, Fontaniva e Galliera Veneta; dodici autovelox in un tratto di 15 chilometri, con il limite dei 70 chilometri all'ora solo per fare cassa . "Una strada ampia, dritta e sicura, con pochi incidenti" sostengono i colleghi di Altevolx, che con le multe comminate tra il 2021 e il 2023 ha portato un incasso di 17 milioni di euro.

 

 

 

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