Carissimo Orazio,
dato il tuo allontanamento dalla figura professionale del giornalista, deduco che sia ormai quella del sociologo a dominare maggiormente il tuo spirito analitico. Se utilizzi una tesi o una teoria, come sai, devi corroborarla. Il filtro di analisi che hai utilizzato qui pare essere il “magnacchismo” con il quale hai tentato di spiegare ogni cosa fino a piegarla a tale logica arrivando a scrivere che il sottoscritto pur non essendo magnacchiano, ha individuato come suoi amici, i nemici dei nemici. Come sai, è più ragionevole parlare di “blocco sociale”, casomai (con qualche forzatura anche qui). Partiamo intanto dal presupposto che le linee politiche di Officina Cupello riguardo al DG del CIVETA sono chiare fin dalla presentazione della nostra lista (e quindi dagli inizi di maggio, addirittura), e successivamente ribadite in buona parte dei comizi compreso quello di chiusura degli inizi di giugno; proseguiamo sottolineando che Officina Cupello che rappresento conta una schiera estremamente ampia di sensibilità politiche che si esprimono attraverso un’organizzazione articolata sia sul piano dialettico, sia su quello decisionale e che quindi non possono ridursi all’azione di un capo. La nostra posizione, dunque, prescinde dalle persone ed è difforme da quella degli ambienti di destra in quanto la nostra contrarietà è totale sia per quel che riguarda la figura politica, sia quella tecnica. Siamo contro la nomina di un DG quale che esso sia, ritenendo che il CIVETA abbia già tutte le competenze interne per essere gestito. L’analisi che proponi riguardo al vincitore di questo bando, è altrettanto fallace e lo dico prescindendo categoricamente da qualsivoglia giudizio di valore, non è mio costume. Ma da Sindaco è stato corresponsabile del pre-dissesto di Cupello al quale è seguito un piano di riequilibrio finanziario devastante per la popolazione. È stato altresì tra i principali protagonisti politici della trasformazione del Consorzio in S.r.l. producendo il concreto rischio di perdere la titolarità dei fondi PNRR. Insomma… Con tutto il rispetto che merita la persona, la valutazione politica è altra cosa. Infine, si è divelto il centro sinistra, si è devastato il centro destra, svariati sindaci sono sul piede di guerra, tanti gruppi consiliari di opposizione preparano contestazioni democratiche, la Corte dei Conti ritiene inopportuna se non dannosa una scelta del genere e l’unico sindaco che si è espresso favorevolmente, è stato pesantemente contestato da valanghe di cittadini sui social. Insomma… Come vedi, corroborando questa tua tesi, si ravvisano scricchiolii di non poco conto. Per cui, onde evitare che “Il Trigno” si trasformi ne “Il Tragno”, è utile evitare la propaganda ed analizzare meglio dinamiche articolate come questa. Ricordi Durkheim? Fraterni saluti socialisti (non craxiani)!