È di mercoledì scorso la notizia dell’assoluzione di tutti gli imputati per la tragedia alla Esplodenti Sabino avvenuta il 21 dicembre 2020. In quel dramma persero la vita tre lavoratori alle cui famiglie va ancora una volta tutto il cordoglio e la vicinanza dei Socialisti Vastesi. Come Socialisti non contestiamo le sentenze, prendiamo atto, che un giudice, in scienza coscienza e in punta di diritto, decide, ma possiamo commentarle.
Siamo consapevoli che le sentenze giungono dopo una attenta e scrupolosa disamina degli atti e delle risultanze peritali e dopo aver ascoltato le ragioni sia accusatorie che difensive. Per noi, educati alla politica, ma persino per un qualsiasi cittadino, è dura da digerire che dopo tutto questo tempo, per questo tragico episodio, non ci siano colpevoli. È altrettanto chiaro che questo è solo il primo grado di giudizio, il tempo ci dirà qual è la verita processuale.
Certo potrebbe essere, come magari sicuramente sarà, che gli attuali imputati in questo procedimento non abbiano alcuna colpa, così come ha sentenziato il giudice, ma ci chiediamo: un motivo per cui sono morti tre lavoratori ci dovrà pur essere! Attenderemo la lettura delle motivazioni, alla base della decisione presa dal giudice, ma noi Socialisti non possiamo accettare il fatto che si debba irresponsabilmente morire di lavoro e sul posto di lavoro.
Inoltre, i Socialisti non possono accettare soluzioni sommarie per il futuro di questo stabilimento. Non accettiamo che le lavorazioni siano spostate da altre parti, dove magari il valore della persona umana è inferiore rispetto ad altre. Noi chiediamo che alla Esplodenti Sabino si investa in sicurezza, del resto sul mercato esistono già tecnologie avanzate che permettono di svolgere lavorazioni pericolose senza mettere a rischio la vita dei lavoratori. Tecnologie si costose, ma già utilizzate in altri stabilimenti.
Il nostro comunque, pur nella rabbia, rimanere un giudizio politico ed è politicamente che richiamiamo chi di dovere alle proprie responsabilità, invitiamo chi riveste ruoli istituzionali, Prefetto, Regione, Parlamento, i politici a livello territoriale e comunale, i sindacati quali rappresentati dei lavoratori e gli industriali, a percorre la strada dell’investimento tecnologico dentro la Esplodenti Sabino di Casalbordino, e di evitare facili e pilatesche decisioni di delocalizzazione.
I Socialisti del vastese chiedono di conoscere, di sapere, dai soggetti interessati, a che punto stanno queste discussioni, è un dovere che hanno verso tutta la cosiddetta società civile che, anch’essa, pretende di conoscere e sapere, ci preoccupa il silenzio che è calato su tutta questa vicenda. Solo così, i sacrifici del 21 dicembre 2020 di Carlo Spinelli, Paolo Pepe, Nicola Colameo e quello del 13 settembre 2023 di Giulio Romano, Fernando Di Nella, Gianluca De Santis non resteranno vani.