Cari Sindaco e Vice Sindaco,
abbiamo visto, in questi ultimi giorni ed in più occasioni, la presenza del Presidente del Consiglio comunale in tutte le manifestazioni e le cerimonie pubbliche a cui il Sindaco è chiamato a rappresentare il Comune; peraltro, la collega Presidente interviene sempre nelle richiamate circostanze. Inoltre, molto spesso, quando il sindaco non c’è, è lei che parla a nome dell’Amministrazione comunale, mentre attorno tacciono gli assessori o lo stesso Vice Sindaco. In tal modo il Presidente del Consiglio comunale “viola” sia l’art. 36 del nostro Statuto che, al comma 4, recita testualmente: “Il Sindaco rappresenta il Comune ed è l’organo responsabile dell’Amministrazione” e sia l’art. 38, che, al comma 1, recita testualmente: “Il Vice Sindaco sostituisce in tutte le sue funzioni il Sindaco temporaneamente assente, impedito o sospeso dall’esercizio della funzione ai sensi dell’art. 53 del D. Lvo n. 267/2000” e al successivo comma 2 recita ancora: “Quando il Vice Sindaco è temporaneamente assente o impedito, alla sostituzione del Sindaco provvede l’Assessore più anziano d’età reperibile”. Detti articoli sono ancor più palesi, visto quanto dispone l’art. 16 del medesimo Statuto circa il Presidente del Consiglio comunale, che rappresenta “solo” Il Consiglio comunale (in virtù del comma 1 dello stesso articolo). Quindi la collega Presidente è da considerarsi come tutti i Consiglieri comunali, i quali, in virtù del comma 1 dell’art. 13, “rappresentano l’intera comunità senza vincolo di mandato, con piena libertà di opinione e di voto”. Mai un Presidente del Consiglio comunale aveva così “scavalcato di fatto” (e soprattutto nelle pubbliche occasioni e cerimonie) il Sindaco, la Giunta ed i Consiglieri, come sta avvenendo da quando è la collega Tiziana Magnacca a ricoprire tale ruolo.
Del resto, quanto da noi lamentato si è visto ancor più chiaramente nel corso della Santa Messa di domenica scorsa presso la Parrocchia di San Nicola, officiata da S.E. Mons. Pietro Santoro. Si tratta di un nostro cittadino onorario, il cui nostro massimo riconoscimento gli fu tributato all’unanimità da tutto il Consiglio, nel quale intervennero, oltre al Sindaco pro tempore due consiglieri comunali: uno di maggioranza ed uno di minoranza. Ricordato quanto sopra, a dare il saluto del Comune a Mons. Santoro, nostro cittadino onorario, in assenza del sindaco e del vice sindaco, doveva essere l’assessore presente in Chiesa ossia Tony Faga. Se poi lo si fosse voluto salutare a nome di tutto il Consiglio sarebbe stato giusto che lo avessero fatto un consigliere di maggioranza, magari la stessa collega Presidente, ed un consigliere di minoranza presente in Chiesa, in tal modo evitando di mettere in imbarazzo l’autorevole Ospite o lo stesso Parroco
Tuttavia, al di là della circostanza sopra riferita, ultima solo in ordine di tempo, si ritiene di esprimere una seria preoccupazione per l’immagine del ruolo del Sindaco e della Città, poiché vengono di fatto danneggiate da quanto appare in pubblico e comincia a “circolare” nella pubblica opinione, sia dentro che fuori i nostri confini cittadini, ovvero che “abbiamo due sindaci” o che “il nostro sindaco ha una badante”. Per il decoro ed il prestigio delle nostre Istituzioni democratiche, a partire da quella del “Primo Cittadino”, chiediamo che si rispetti quanto prevede il vigente Statuto comunale ossia che a parlare in luogo del Sindaco sia il suo Vice o l’Assessore più anziano di età presente ove manchino entrambi. Non ci sfugge, comunque, che la questione qui sollevata più che giuridica, amministrativo o politica afferisca alla stessa dignità del Sindaco ed è quindi al Sindaco che ci appelliamo con forza per tutte le ragioni sopra elencate.
I Consiglieri Comunali Fabio Travaglini, Marika Bolognese, Antonio Boschetti, Emanuela Tascone, Nicola Argirò, Giovanni Mariotti