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La Medoilgas prima cliente della discarica Vallecena di Furci?

Nell'elenco dei rifiuti ammissibili anche quelli delle estrazioni petrolifere

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FURCI – Un collegamento tra la discarica in progetto in località Valle Cena di Furci e Ombrina Mare sulle coste adriatiche? Stando ai documenti non è da escludere.

Nello sterminato elenco – vi sono oltre 260 tipologie di rifiuti pericolosi – delle categorie Cer (si trovano nell’Allegato B del progetto) che l’impianto potrà trattare con l’intertizzazione e poi stoccare nella discarica annessa, infatti c’è anche la Categoria 05: Rifiuti della raffinazione del petrolio, purificazione del gas naturale e trattamento pirolitico del carbone.
All’interno vi si trovano: fanghi da processi di dissalazione, fanghi acidi prodotti da processi di alchilazione, fanghi prodotti dal trattamento in loco degli effluenti contenenti sostanze pericolose, rifiuti prodotti dalla purificazione di carburanti tramite basi, filtri di argilla esauriti (afferenti alla sotto-categoria 05 01, Rifiuti della raffinazione del petrolio) e rifiuti contenenti mercurio (nella sottocategoria 05 07, Rifiuti prodotti dalla purificazione e dal trasporto di gas naturale).

Ombrina Mare, progetto della Medoilgas (società britannica) che prevede una piattaforma (da 6 pozzi) a 5 chilometri della costa di San Vito Chietino e una nave-raffineria a 10 chilometri, è al centro delle cronache di questi giorni. Mercoledì sera il Tar del Lazio ha rigettato il ricorso della società che ieri ha comunque annunciato che l’iter andrà avanti (oltre a un quasi certo ricorso al Consiglio di Stato).
Ad affiancare la Medoilgas nel ricorso al Tar c’era anche Confindustria Abruzzo che – oltre a essere presieduta da Mauro Angelucci (socio del gruppo Oma che opera, tra l’altro nel settore rifiuti, petrolifero e petrolchimico) – annovera alla vicepresidenza Paolo Primavera (presidente a sua volta della sezione di Chieti).
Lo stesso Primavera, imprenditore di Guardiagrele (titolare della Co.Ge.Pri., edilizia), è uno dei due amministratori (e fondatori) della Vallecena srl., la società che ha proposto la discarica di Furci nel 2005 (l’altro amministratore è Gianni Petroro di Vasto che opera nel settore rifiuti).

«L’impianto potrà ricevere rifiuti da tutta Italia ed Europa», ha avvisato l’ex sindaco di Furci e attuale assessore provinciale Angelo Argentieri. In questo caso, però, i rifiuti di questa tipologia potrebbero arrivare da molto più vicino.
La Medoilgas, oltre a Ombrina Mare, ha presentato un progetto riguardante diversi comuni del Chietino e del vicino Molise per la ricerca di metano in un territorio che coinvolge 82 comuni tra provincia di Chieti e vicino Molise. Per ora il Comitato Via lo ha definito ‘Non esaminabile’ (su tale progetto il sindaco di San Buono, Denisso Cupaiolo, aveva espresso la propria contrarietà).

È chiaro che un eventuale 'ok' alla discarica della Vallecena potrebbe essere anche considerato un fattore positivo per la realizzazione di altri progetti impattanti data la vicinanza all’impianto dove andrebbero conferiti i rifiuti pericolosi. Attualmente, si è in attesa della convocazione della conferenza dei servizi per l'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), ma sul progetto pesa anche il ricorso al Tar del Comune di Furci.
Ora si resta ancora nell’ampio ventaglio delle ipotesi, ma – per riprendere il recente refrain su «quale indirizzo dare al Vastese?» – la tentazione del ‘un progetto tira altro’ non è da escludere.

GLI ALTRI RIFIUTI – Nel pdf consultabile in basso è possibile consultare tutto l’elenco dei rifiuti pericolosi ammissibili nell’impianto di Valle Cena. Ci sono quelli contenenti arsenico, amianto, mercurio, cianuri e metalli pesanti; batterie al piombo, al nichel-cadmio; fanghi dalla produzione di vernici, di dragaggio ecc.
Tutti da neutralizzare con un solo trattamento: l’inertizzazione con calce e silicati.

 

   Elenco rifiuti pericolosi Furci

 

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