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Il Wwf: «I filamenti misteriosi non hanno nulla di misterioso»

La nota del presidente Di Tizio sugli avvistamenti dei giorni scorsi

a cura della redazione
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Il Wwf questa mattina ha diramato una nota per spiegare l'origine dei filamenti 'misteriosi' comparsi nei cieli abruzzesi qualche giorno fa. Dapprima il fenomeno si era verificato nella zona di Lanciano, per poi spostarsi anche sul Vastese.

La caduta di filamenti è stata osservata soprattutto nelle zone di San Buono, Gissi, Monteodorisio e Cupello, oltre che in alcuni punti di Vasto. Spiega Luciano Di Tizio, presidente del Wwf Abruzzo: «Questi filamenti bianchi, lunghi anche diversi metri e appiccicosi, che qualcuno ha correttamente definito simili a quelli delle ragnatele, sono, appunto, dei filamenti di ragnatela utilizzati nelle calde giornate d’autunno da diverse specie di ragni per lasciarsi trasportare dal vento e colonizzare nuovi territori. Sui filamenti sono presenti uno o più spesso numerosi ragnetti. Si tratta di un fenomeno di dispersione che si ripete nelle zone di campagna tipicamente tra ottobre e novembre e che ogni anno genera allarme in qualche parte d’Italia benché si tratti di un fenomeno noto da oltre 2.000 anni e del quale aveva parlato persino Aristotele individuando correttamente l’origine dei filamenti».

«Stiano tranquilli i cittadini, almeno per questo fenomeno -  conclude Di Tizio - gli inquinanti che devono preoccuparci, dal traffico eccessivo nelle città alle raffinerie petrolifere, dalle industrie che non rispettano le norme di legge alla proliferazione dei rifiuti… Per tutte queste cose sì che vale la pena di preoccuparsi e di chiedere alle autorità di intervenire, I ragni in migrazione, almeno quelli, problemi non ne danno di sicuro».

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