GISSI - Un altro anno di contratti di solidarietà per il Pantalonificio del gruppo Canali. È questo l'accordo raggiunto ieri a tutela dei circa 100 operai che lavorano nello stabilimento di Gissi.
Ieri le parti si sono incontrate nella sede vastese di Confindustria, dopo lo sciopero della settimana scorsa che aveva visto scendere in strada anche i lavoratori del reparto giacche. L'accordo mai raggiunto per la riconversione inizialmente non aveva fatto desistere la società dai propositi di chiusura a fine anno, mettendo in allarme i propri dipendenti.
Gli attuali contratti di solidarietà scadono il 14 gennaio 2014.
L'accordo raggiunto, però, non rappresenta lo sblocco definitivo della situazione. Lavoratori e sindacati sono concordi nel ribadire che il nuovo anno tutelato dagli ammortizzatori sociali dovrà servire a trovare soluzioni alternative interne al gruppo o portare nuovi investitori in Val Sinello. Per questo motivo ci saranno verifiche periodiche della situazione a partire da marzo.
«L'obiettivo - spiega Giuseppe Rucci della Cgil - è evitare che si arrivi a novembre con l'acqua alla gola. Il primo gennaio 2015 cambieranno gli ammortizzatori sociali, c'è il rischio che non venga rifinanziato il 20% dei contratti di solidarietà , con conseguenti perdite in busta paga, e sicuramente cambierà l'applicazione della mobilità . Per questo è importante trovare una soluzione prima di quella data».
Questa mattina i tre rappresentanti sindacali (oltre a Rucci, c'erano Franco Zerra della Cisl e Claudio Musacchio per la Uil) hanno riferito ai lavoratori.
In attesa di sviluppi, il prossimo 12 novembre la Canali farà il punto della situazione sulla situazione del reparto giacche.