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L'arcivescovo Forte sulla Laterlite: «Non chiediamo un miracolo, ma un'illuminazione delle menti»

Ieri sera l'arcivescovo in visita allo stabilimento

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LENTELLA - Alla tavola rotonda istituzionale di ieri nel piccolo municipio lentellese, è seguita la visita dell'arcivescovo della diocesi di Chieti-Vasto, Bruno Forte. Davanti allo stabilimento nella Valle del Trigno non sono mancati momenti di commozione all'arrivo dell'alto prelato giunto a Lentella per incoraggiare i lavoratori.

Il sindaco Carlo Moro lo ha salutato illustrando la situazione: «Lei tre anni fa, in visita pastorale, mi ha chiesto quale fosse la situazione economica del paese. Oggi, questa è totalmente ribaltata e rischia di peggiorare ulteriormente. Se chiude lo stabilimento, chiude Lentella».

Mons. Forte ha ammesso di conoscere l'argomento grazie a don Luca Corazzari - sacerdote locale - che lo ha avvisato della situazione: «Appena sono stato messo a conoscenza di quanto sta accadendo ho scritto al presidente Chiodi chiedendogli di interessarsi della vicenda. Ho parlato anche con il neo-sottosegretario Legnini che mi ha chiarito alcuni dettagli e ha preso a cuore l'argomento».

Bruno Forte nel corso degli ultimi anni non ha nascosto la propria contrarietà ai progetti petroliferi nell'Adriatico, sposando la causa ambientalista. Ieri però ha lanciato un richiamo contro la radicalizzazione dei movimenti a difesa dell'ambiente: «Se ci sono problemi vanno affrontati e risolti. Al primo posto bisogna tenere presente le persone. Noi non chiediamo un miracolo, ma un'illuminazione delle menti. Anche l'ambientalismo può produrre pieghe ideologiche non tenendo conto delle persone. Il benessere delle famiglie non dev'essere vanificato in modo ideologico».

Prima di ripartire, Forte ha salutato i numerosi bambini presenti davanti allo stabilimento e i dipendenti dell'azienda.

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